A Firenze accreditati 64 Consoli di Nazioni straniere

CONSOLATI FIRENZE - CopiaL’alto numero di stranieri da sempre presenti a Firenze, e la vocazione internazionale e culturale di Firenze, ha determinato, negli ultimi 30 ປີ​ເກົ່າ, l’apertura di molte Rappresentanze Consolari nel capoluogo toscano, sia di carriera, come gli Stati Uniti d’America o la Cina, in passato anche Francia e Inghilterra, che Onorarie, la stragrande maggioranza, da parte di moltissimi Stati Esteri.

Attualmente i Consolati con sede a Firenze sono 64, di cui oltre 50 facenti parte dell’Associazione Corpo Consolare di Firenze.

Se si pensa che in Vaticano sono accreditati oltre 180 Ambasciatori, possiamo dire che un terzo del Mondo è accreditato presso la Repubblica Fiorentina o Palazzo Vecchio, anche se di fatto i Consolatiufficialmentesi rapportano con il Ministero degli Esteri a Roma.

Non si ha una data certa di quando l’attività consolare in Firenze ha avuto inizio, tuttavia fin da tempi remoti, Firenze ha avuto numerosi Ambasciatori stabili di Paesi Esteri, non ultimo 150 ປີ​ກ່ອນ​ຫນ້າ​ນີ້, quando Firenze fu Capitale d’Italia, anche se, sotto la Giunta del Sindaco Mario Primicerio, non gli sarebbe dispiaciuto riavere qualche Ambasciata, visto che gli uffici comunali del traffico arrivano addirittura a mettere, per il posto auto riservato che ogni Consolato ha di diritto, il cartello “riservato auto Ambasciata Inglese”, invece di Consolato. Una svista che allora non passò inosservata al sottoscritto e che fu ripresa da tutti i quotidiani fiorentini che ci ricamarono su.

consolato americanoI Consolati, come li conosciamo oggi, sono invece di recente istituzione, dopo la seconda guerra mondiale, e nascono per favorire soprattutto gli interscambi politici, culturali e turistici, ma anche di lavoro, visto che numerose Comunità, come ad esempio quella cinese, filippina, senegalese, solo per citarne alcune, sono negli ultimi decenni cresciute perché a Firenze i loro membri hanno trovato varie occasioni di lavoro.

Le funzioni ed i compiti demandati ai Consoli sono disciplinati dalla Convenzione di Vienna sulle Relazioni Internazionali del 24 aprile1963, convenzione ratificata da quasi tutti gli Stati del Mondo, che prevede appunto la possibilità, da parte di un Governo estero, di nominare dei suoi Rappresentanti in uno Stato estero, che non siano Ambasciatori, ma che siano una Rappresentanza Consolare, sia essa di Carriera, o Onoraria, in quest’ultimo caso cittadini di quella Nazione che vengono “arruolati” per via delle loro amicizie o vincoli particolari di lavoro con quella Nazione che andranno a rappresentare.

consolato britannicoLa sostanziale differenza che esiste fra una Ambasciata ed un Consolato attiene alle funzioni; laddove infatti l’Ambasciatoresempre di carriera e sempre con appannaggio e sede offerte dal Paese invianterappresenta politicamente il suo Paese su tutto il territorio del Paese ospitante e intrattiene rapporti politici e diplomatici con le massime Autorità centrali dello Stato “ricevente”, il Console rappresenta il Paese inviante dal punto di vista amministrativo, soltanto nella porzione di territorioo regioneche gli viene assegnata con la nomina, ed intrattiene rapporti amministrativi e consolari con tutte le Autorità locali del suo mandamento.

Molti Stati Esteri, da noi negli Novanta, Francia e Inghilterra, anche per motivi di economia, hanno sostituito Consolati di Carriera con Consolati Onorari proprio a dimostrazione della pariteticità delle funzioni.

Consolato san marinoLe autorità fiorentine, dal Sindaco al Prefetto, fanno riferimento al rispettivo Console in occasioni di particolari eventi o situazioni che vedono protagonisti cittadini della Nazione che qui rappresenta.

Ad esempio in caso di arresto o di incidente e furto accaduto ad un cittadino straniero l’Autorità di Pubblica Sicurezza avverte il Consolato relativo oppure nel caso che il Comune non individui le generalità del cittadino straniero o non ne decifri i documenti o voglia comunque su di lui informazioni di carattere amministrativo, interpella il relativo Console.

Ugualmente essi sono il trait d’union fra la Comunità straniera e quella fiorentina per organizzare eventi culturali, come ad esempio, negli anni Duemila, prima dell’avvento dell’era Renzi, il Carnevale Multietnico, un idea questa dell’allora Assessore di Palazzo Vecchio alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi, Eugenio Giani.

Altrettanto può dirsi nell’ambito dell’organizzazione diplomatica in quanto i Consolati sono il punto di riferimento per le rispettive Ambasciate che avendo sede a Roma hanno necessità di espandersi sul territorio nazionale al fine di penetrare il tessuto sociale e avere quella conoscenza che solo il Console, quale Autorità “periferica” può avere sul suo territorio.

Certo non son tutte rose e fiori, nel senso che pur godendo di una relativa “libertà” diplomatica, in questo caso consolare, come ad esempio posti auto riservati, accesso alle zone a traffico limitato, esenzioni dalle multe, sono a loro carico tutta l’organizzazione della segreteria e degli uffici del Consolato che, se la comunità è piccola, sono quasi nulle, essendo la maggior parte imprenditori o avvocati, ma se la comunità è numerosa, come quella senegalese o filippina, allora le spese per il personale ci sono, dovendo spesso occuparsi di visti e passaporti.

In tempi recenti si è anche arrivati, sul fronte spazio auto riservato di fronte al Consolato, a scontri diplomatici tra la Console Onoraria della Grecia e Palazzo Vecchio, con tanto di note diplomatiche ufficiali scambiate, a livello di Governo, tra le due Nazioni, mentre a Firenze si facevano la guerraper un posto auto.

Franco Mariani

ຈາກ​ຈ​ໍ​າ​ນວນ 8 - ຂ້າ​ພະ​ເຈົ້າ​ປີ 05/03/2014

Nella foto la cartina con la mappa dei Consolati a Firenze pubblicata dal Corriere Fiorentino nel 2013.

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