Cov app rau defeat lub inscriptions ntawm Tswb ntauwd thiab Dome

"Txais tos rau giotto tus tswb ntauwd! Rau cov muaj hnub nyoog peb khaws cia masterpieces: txij hnub no cov writings no rau ntawm cov phab ntsa yuav tam sim ntawd tawm, Tiam sis yog hais tias koj tawm peb cov lus uas peb yuav khaws nws ib si, ua hauj lwm ntawm daim duab".

Non è uno scherzo ma un’iniziativa dell’Opera di Santa Maria del Fiore che prova ad utilizzare i nuovi strumenti digitali come deterrente agli atti vandalici che deturpano i monumenti del Duomo di Firenze.

Da ora in poi i visitatori che saliranno sul Campanile di Giotto troveranno al primo, terzo e quarto livello delle postazioni con su cui, grazie a una applicazione creata appositamente, dal nome Autography, potranno lasciare il proprio messaggio digitale.

La App consentirà di personalizzare le scritte digitali nei vari stili (cwj mem, Sharpie, txhuam, tsuag thiab mem hluav) colori e superfici.

Tsis tas li, a differenza delle scritte sui muri, uas yuav tsum tau deleted ntev, cov uas yuav muab cov ces, catalogate e conservate nell’Archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, dove sono custoditi i documenti di sette secoli di vita dell’Opera: dalla costruzione della Cupola del Brunelleschi ai registri dei battezzati tra cui figurano nomi illustri come quelli di Amerigo Vespucci o della Gioconda.

Le persone che utilizzeranno Autography potranno ricercare il proprio messaggio sull’apposita sezione del sito che raccoglie tutti i messaggi inviati all’Opera del Duomo:

http://autography.operaduomo.firenze.it/.

Nei giorni precedenti a mercoledì 16 Lub peb hlis ntuj, sono stati fatti dei test per mettere a punto il sistema che ha dato ottimi risultati, ben 380 persone hanno utilizzato i tablets per inviare i loro messaggi.

L’obiettivo di questa iniziativa è di sensibilizzare i visitatori contro gli atti vandalici, ma allo stesso tempo di dare la possibilità di lasciare una testimonianza, ib qho "Tswv" koj, senza danneggiare i monumenti e le opere d’arte. “Questo spostamento dal reale al digitale genera una nuova situazionespiega Alice Filipponi social media manager dell’Opera del DuomoAutography, 2000 è il primo caso di sensibilizzazione contro i graffiti che promuove i graffiti stessi, ma in una accezione altra, in una ‘dimensione altra’, quella del digitale”.

Ogni anno i monumenti dell’Opera del Duomo di Firenze, in particolare il Campanile di Giotto e la Cupola del Brunelleschi, sono oggetto di atti vandalici, scritte e graffiti sui muri, che rappresentano una minaccia per questo straordinario patrimonio culturale, e la loro eliminazione costituisce un elevato costo per l’Opera.

Per questo la prima fase del progetto è consistita in un’importante intervento di pulitura e manutenzione generale degli interni del Campanile di Giotto, eseguita dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore, deturpati da scritte e graffiti, ma anche da lesioni sui muri, scagliature delle pietre, muffe e guano.

“Si tratta del primo vero grande intervento di rimozione delle scritte e degli atti vandalici eseguito sul Campanile di Giotto che verteva in condizioni di degrado e sporcizia - piav Beatrice Agostini, architetto dell’Opera del Duomo e Responsabile dei restauri e delle manutenzioni - che ha permesso la rimozione di tutte le scritte non storicizzate che erano presenti sul monumento e sui vari tipi di supporto: sul marmo, sulla pietra, sul laterizio e sul legno. Tom qab cov Campanile di Giotto, all’inizio del prossimo anno, sarà la volta della Cupola del Brunelleschi”

“Per garantire lo stato di conservazione del Campanile di Giotto e degli altri monumenti, d’ora in poi abbiamo programmati interventi annuali di manutenzione”prosegue Beatrice Agostini. Un’attività costante, come non era mai stato fatto prima d’ora, in modo da mantenere nelle migliori condizioni possibili questi tesori dell’umanità”.

Mattia Lattanzi
Los ntawm cov xov tooj 104 – Xyoo III 16/3/2016