Il cappello di paglia di Sandro Querci

cappello 3E’ iniziato dal teatro Dante di Campi Bisenzio il 16 novembre scorso il tour internazionale de “Il cappello di paglia di Firenze”, commedia musicale tratta dall’opera di Eugène Labiche,  andata in scena per la prima volta nel 1851.

Prodotto da Walters, lo spettacolo, oltre alla tournèe italiana – sabato 15 e domenica 16 febbraio ritorna in Toscana, al Politeama di Prato, a Firenze arriverà a primavera - approderà anche in Francia e negli Stati Uniti.

La prima al teatro Dante si è svolta in concomitanza con l’apertura della mostra dedicato al cappello di paglia, alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze.

Il soggetto tratta della ricerca spasmodica da parte del futuro sposo novello, Francesco Leoni, di un cappello di paglia fabbricato a Firenze.

La scena è costituita da un praticabile in legno che si staglia davanti ad un armadio retrostante.

È qui che il gioco dell’equivoco prende forma, grazie ai nove attori performer che entrano in azione una volta per uno sopra la piattaforma.

cappello 5L’adattamento di Sandro Querci, che dello spettacolo cura anche la regia e la scenografia, mantiene intatto il testo di prosa con i suoi malintesi, i suoi equivoci, i tempi serrati tipici della commedia dell’arte.

A metà del secolo scorso Nino Rota trasforma lo spettacolo in una delle opere liriche più rappresentate al mondo.

Oggi Sandro Querci lo riporta in scena e aggiunge nuovi brani musicali, sempre dello scorso secolo, nati da compositori di livello mondiale, oltre a temi da colonne sonore cinematografiche da Oscar del Maestro Riz Ortolani.

cappello 1In scena con Sandro Querci ci saranno i migliori nomi del teatro musicale, non solo nazionale ma anche internazionale: Francesca Taverni,  (“Cats”, “Rent”, “A Chorus line”, “Mamma mia”), Emiliano Geppetti (“La bella e la bestia”, “Due cuori in affitto”, “Jesus Christ Superstar”, Camillo Grassi (“Alcesti”, “Lisistrata”, “Il borghese gentiluomo”), Stefania Fratepietro (“Fame”, “Ciao amore ciao”, “Il principe della gioventù”), Fabrizio Checcacci (“Pinocchio”, “Zorro il musical”, “Jesus Christ Supersar”), Piero di Blasio (“Ciao amore ciao”, “Shrek”, “Alta Società”, “Hair spray”, “Cenerentola”), Elena Talenti (“Sister act”, “L’acqua cheta il musical”), Claudia Cecchini (“Biancaneve il musical”,”Ladies”, “L’Acqua cheta il musical”.

Le coreografie sono curate da Riccardo Borsini, caposaldo della Compagnia della Rancia con 15 anni di allestimenti come ballerino e capo balletto.

Sandro Querci prima di buttarsi nella nuova avventuracappello 4 de “Il cappello di paglia” è stato per oltre 7 mesi impegnato prima con il casting e poi come acting coach nella preparazione del musical “Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo”, prodotto da David Zard, che ha debuttato all’Arena di Verona in diretta nazionale su Rai2, e che ora, dopo mesi a Roma, è approdato a Milano.

Ad ottobre Sandro Querci ha anche recitato in questo Musical nel ruolo chiave del frate che organizza il matrimonio segreto tra Romeo e Giulietta, unico testimone poi della loro morte.

La Terrazza di Michelangelo ha intervistato Sandro Querci, attore, cantante, autore, regista, che ha al suo attivo 32 spettacoli di prosa, 12 musical, 6 film, 9 regie teatrali, 2 regie cinematografiche.

Querci, una nuova produzione e una nuova esperienza quella de “Il cappello di paglia di Firenze”?

cappello 7“Si, di Walters produzioni di Barbara Gualtieri, produttrice-avvocato fiorentino che si cimenta anche nella produzione teatrale. Abbiamo debuttato sabato 16 novembre al Teatro Dante di Campi Bisenzio e il 15 e 16 febbraio ritorniamo in Toscana, a Prato, al Politeama. Un testo francese del 1851, poi nel 1940 è diventato opera lirica di Nino Rota, adesso rivisto e riadattato in chiave commedia musicale da me. Si tratta di una prima mondiale, perché è una versione inedita, che io ho fatto dal testo di Eugen Labisch, testo francese appunto del 1851, e col quale gireremo il mondo, perché dopo Campi Bisenzio siamo andati a Milano,  poi in Francia, a Parigi. Dopo Prato andremo negli Stati Uniti, per poi continuare con alcune piazze italiane. Chiuderemo la nostra tournée alla Pergola di Firenze a primavera 2014”.

Quali sono le particolarità di questa nuova produzione, visto che Sandro Querci ormai ha abituato il suo pubblico a sempre maggiori sorprese?

cappello 8“Intanto una particolarità, che non è più una particolarità per chi ha seguito il mio percorso, e che io faccio sempre spettacoli di tradizione, ma rinnovati, un po’ com’è stato il musical “l’Acqua Cheta”, o lo spettacolo su Malaparte, e quindi questa è appunto una particolarità.  Ma la particolarità di questo spettacolo è che, a fianco del testo classico di tratto da Eugen Labisch, le canzoni saranno tutti i brani internazionali più famosi del ‘900, dalla “Via En Rose”, “Voglio vivere così”, “Vivere”, “Don key serenade”, ovvero i pezzi più belli della musica internazionale del ‘900, affiancati, per gentile concessione dai temi più belli, anche da Oscar, del Maestro Riz Ortolani, recentemente scomparso: tanto per citarne alcuni “Moore” o “I Giorni dell’ira”, dall’ultimo film di Tarantino, “Django Unchained”, che il Maestro Ortolani mi  ha concesso spontaneamente, di sua volontà. Mi voleva bene e io volevo bene a lui. Sono onorato di aver lavorato con lui. Mi ha arricchito molto, sia come uomo che come artista. E’ stato un grande”.

Il vostro è stato un “matrimonio” consolidato?

querci e ortolani“Si, c’è era una grandissima stima e collaborazione artistica tra di noi. Io sono stato il cantante solista per i suoi concerti. Lui è stato per me sempre un caposaldo, un punto di riferimento nei miei spettacoli. Ho sempre dovuto chiedere con cautela, perché lui non ha mai fatto cose per il teatro, ha sempre lavorato per il cinema. Lui mi diceva sempre: ‘Lo faccio solo per te, perché ti voglio bene’, ma poi alla fine era lui, di sua spontanea volontà, a darmi dei pezzi. Ha fatto tante proposte per questo spettacolo: ‘Mettici questo, mettici quest’altro’, e quindi non ho potuto rinunciare a nessuno dei brani che mi ha proposto”.

Tutti attori di grosso calibro sul palco, oltre a Lei, naturalmente?

“Sono tutti attori-protagonisti, perché a me piacciono le persone con grandi personalità. Amo il confronto tra di noi. Li cito in ordine sparso: Camillo Grassi, Piero Di Blasio, Francesca Taverni, Fabrizio Checcacci, Stefania Fratepietro, Claudia Cecchini, Elena Talenti e Emiliano Geppetti. Coreografie di Riccardo Corsini”.

Perché bisogna venire a vedere il “Cappello di Paglia di Firenze”?

“Perché è uno spettacolo, benché il titolo possa sembrare datato, fresco, snello, brillante,  dove ci sono grandissime voci, grandissimi artisti. E poi perché è uno spettacolo che non dura tanto. Io sono per spettacoli snelli, non mi piace tenere la gente seduta tanto”.

Franco Mariani

Dal numero 4 – Anno I del 05/02/2014


IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE

Commedia musicale da Eugène Labiche

Con, in ordine alfabetico: Claudia Cecchini – Fabrizio Checcacci – Piero Di Blasio – Stefania Fratepietro – Emiliano Geppetti – Camillo Grassi – Sandro Querci – Elena Talenti – Francesca Taverni –

Coreografie Riccardo Borsini

Adattamento, Scenografia, Regia Sandro Querci

Inserti musicali di Riz Ortolani

Organizzazione Barbara Gualtieri

In collaborazione con Consorzio Il Cappello di Firenze

Promosso da MDC