"Kuv Ethiopia" mus txog 30 Cuaj hlis lub Badia Fiesolana

gris2Los txog ntawm tus Badia Fiesolana mus txog 30 Cuaj hlis, exhibition "Kuv Ethiopia-finely scribbled tsab ntawv ntawm ib tug volunteer", keeb kwm kev ua si thiab lub neej hais txog nws tej nqi los ntawm Andrea Gris (Tsoom txoov Emma tus me nyuam ONLUS) Thaum tus thawj voyages hauv lub Horn Africa; immagini profonde e toccanti che parlano alla mente e al cuore e raccontano della labile realtà dei ragazzi di strada di Addis Abeba.

Nato a Cortina d’Ampezzo, giornalista documentarista, Andrea Gris nel dicembre 2013, dopo aver viaggiato in mezzo mondo e aver visitato più di 50 lub teb chaws, entra a far parte del mondo del volontariato. Dopo aver conosciuto Padre Cesare Bullo, missionario salesiano che da oltre 30 anni lavora per i più bisognosi nel Corno d’Africa, per la prima volta visita l’Etiopia dove comincia fin da subito ad aiutare i bambini che vivono nei quartieri più degradati di Addis Abeba.

Lo fa con il supporto dei Padri Salesiani di Bosco Children, la comunità d’accoglienza di Don Angelo Regazzo ‘deus ex machina’ di questo ambizioso progetto ma anche attraverso la pallacanestro. qhov tseeb, il Cortina Basket Bosco Children (questo il nome della squadra) non potrebbe mai sfidare una compagine di qualche college americano, ma qui la posta in palio è molto più importante: togliere dalle strade e dal carcere minorile degli adolescenti che hanno sempre vissuto tra droga, violenza e miserie, restituendo loro un briciolo di gioia di vivere e di speranza nel futuro.

Il viaggio, che doveva essere di due settimane, diventa così una permanenza in terra etiope di 6 mesi perché qualcosa di speciale accade nel cuore di Andrea. Da quella esperienza tutte le priorità del documentarista cambiano e da allora l’impegno non è mai venuto meno. Centinaia di bambini hanno così avuto l’opportunità di studiare grazie alla solidarietà di chi è più fortunato di loro.

Il racconto accompagnato dagli appunti del giornalista scorre su due binari: da una parte la vita in comunità e lo sport; dall’altra l’avventura solitaria del volontario (sui generis) italiano sulle strade della capitale con il fuggitivo, Yonas, il piccolo bambino etiope che gli ‘scombussola’ la vita.

L’appuntamento fiesolano nasce in collaborazione e grazie a Emma’s Children, ONLUS cortinese impegnata da tempo a sostenere le attività sportive, scolastiche della missione salesiana di Addis Abeba e dall’anno scorso di altri progetti ad Addis Alem, villaggio rurale a circa 100 chilometri della capitale e a Shashamane, 250 chilometri a sud.

Tus exhibition, curata da Alberto Bregani e realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Ernesto Balducci, con il patrocinio del Consiglio regionale della Toscana, Istituto Universitario Europeo, Tsam lub zos ntawm Florence, Comune di Fiesole e Diocesi, può servire a sensibilizzare tutti su simili tematiche, e approda in Toscana dopo il grande successo di pubblico delle altre esposizioni che si sono tenute a Cortina d’Ampezzo (Museo Mario Rimoldi), Belluno (Centro Culturale La vecchia Latteria), Calalzo (Comunità Montana), Padova (Centro Culturale Altinate San Gaetano), San Marino (Palazzo Graziani), Venezia (La casa dei Tre Coi), Rome (Galleria Bolli&Romiti).

Hnub xya 30 settembre saranno battute all’asta 15 opere scelte da Denic Curti, Direttore artistico dei Tre Oci di Venezia.

Arricchiscono la tappa fiesolana l’esperienza, le fotografie a colori e alcuni appunti, della curatrice del progetto Ginevra Salviati, che con la sorella Lucrezia e il giovane Leonardo sono stati i primi volontari a conoscere questa cruda e inimmaginabile realtà di sofferenza ma anche di gioia di vivere in questo sud del mondo, troppo spesso dimenticato.

APERTURA E ORARI
Ntawm 15 Cuaj hlis tom 30 Cuaj hlis 2018
Tutti i giorni dalle 09 tom 19
Ernesto Balducci – Via dei Roccettini 9 San Domenico (Fiesole)

Cecilia Latches
Los ntawm cov xov tooj 218 – Xyoo V 19/9/2018