Exhibition rau Michelangelo mus txog 28 Hlis ntuj nqeg

Mostra MichelangeloSi chiudono con la mostra “L’immortalità di un mito – L’eredità di Michelangelo nelle arti e negli insegnamenti accademici a Firenze dal Cinquecento alla contemporaneità” le celebrazioni per il 450mo anniversario della fondazione dell’Accademia delle Arti del Disegno e della morte di Michelangelo Buonarroti, che della secolare istituzione fiorentina fu primo accademico.

In programma fino a domenica 28 dicembre presso la Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno (via Ricasoli, 68 – Florence – timetables: 10/13 – 17/19 – dom 10/13 – chiuso lunedì – ingresso gratuito) la mostra è curata dai professori Sandro Bellesi e Francesca Petrucci dell’Accademia di Belle Arti di Firenze ed è realizzata con il sostegno della Galleria Duomo Carrara, con il patrocinio della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi e in collaborazione con illustri studiosi, collezionisti e antiquari.

Una sinergia che ha permesso di intendere “L’immortalità di un mito” come una sorta di rievocazione della Mostra Michelangiolesca organizzata nel 1875 nella galleria dell’Accademia per il quarto centenario della nascita, cui concorsero istituzioni pubbliche e privati.

Fu in quell’occasione che l’Accademia di Belle Arti decise di realizzare calchi in gesso dei più noti marmi dell’artista o di loro particolari: thiab lwm, lo “Schiavo morente”, la “Madonna di Bruges”, la “Pietà Rondanini”, la “Testa di Giuliano de’ Medici”, il “Tondo Taddei”, che ritroviamo in questa mostra insieme a ritratti inediti e sculture realizzati nei secoli a venire e chiaramente ispirati alle formule stilistiche e iconografiche di Michelangelo: come la “Testa di Bacco” di Baccio Bandinelli, il “Nettuno” di Giovan Angelo Montorsoli, l’“Apostolo” di Vincenzo Danti, l’“Arno” e il “Tevere” di Giuseppe Piamontini, il “Cupido addormentato” di Giovacchino Fortini, lo “Spinario” di Lorenzo Bartolini, “Michelangelo con Vittoria Colonna e alcuni letterati” di Filippo Bigioli e “Michelangelo con il modellino di Mosè” di Adriano Cecioni.

L’attualità del mito e la sua persistenza si rivelano poi nell’ultima sezione, in cui sono esposte esercitazioni degli studenti della Scuola di Pittura, guidati dal docente Adriano Bimbi, di fronte ai marmi della Sagrestia Nuova, e le nuove medaglie Michelangiolesche realizzate dagli allievi della Scuola di Scultura, con la direzione dei docenti Stefano Patti e Francesca Taliani. Insieme a queste opere è presente anche un’incisione di un’allieva di Laura Zanobini, docente di Tecniche dell’incisione.

Di assoluto pregio il catalogo della mostra – ed. Edifir, a cura di Sandro Bellesi e Francesca Petrucci – in cui sono raccolti venti saggi di noti specialisti sul legame degli artisti fiorentini (thiab tsis tas li) con Michelangelo.

Cecilia Latches

Los ntawm cov xov tooj 44 – Lub xyoo 17/12/2014

L’immortalità di un mitoL’eredità di Michelangelo
Mus txog rau hnub xya 28 Hlis ntuj nqeg 2014
Accademia delle Arti del Disegno – via Ricasoli, 68 – Florence
Timetables: 10/13 – 17/19 (Hnub xya 10/13) – chiuso lunedì
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