Txiv Eligio Bortolotti, martyr nyob hauv lub 1944 Querceto – Sesto Fiorentino

Nrog thawj cuaj hlis 1944 Qhov chaw ntawm Sesto Fiorentino yuav tau liberated, Tiam sis tus Germans muaj nyob rau tej cheeb tsam toj thiab cov hypothesis ntawm lawv xa twb tsis li peregrine txij neeg Mis Kas thiab British, tom qab ib fleeting zog, Muaj ib ntus rov qab mus Florence.

I tedeschi appostati alle Cappelle con le mitragliatrici e a Carmignanello con i cannoni rappresentavano ancora una minaccia. Dalle alture cercavano con ogni mezzo di rallentare l’avanzata degli alleati, ma produssero paura e morti anche fra la popolazione.

Sawv ntxov cov 4 Cuaj hlis 1944 i tedeschi, che ormai avevano abbandonato ogni proposito di rientro in città e battevano in veloce ritirata verso la linea gotica, non mancarono di perpetrare un ultimo efferato delitto. Si presentarono alla chiesa di Santa Maria e San Jacopo a Querceto, affidata alle cure pastorali degli Oblati di San Giuseppe, anche conosciuti come Giuseppini, chiedendo di parlare con il parroco don Eligio Bortolotti.

Non era la prima volta che succedeva perché Don Bortolotti, originario della val di Fiemme, parlava correntemente la lingua tedesca.

Il parroco, impegnato in quel momento nella visita ad una malata grave, una volta venuto a conoscenza dell’episodio, si sarebbe recato volontariamente al Comando tedesco a Villa Zappalà, Querceto.

Qui fu interrogato e arrestato dai soldati tedeschi, ces, verso le ore 16, trasferito a Villa Daddi, in prossimità di Baroncoli, a Calenzano, dove fu torturato.

Qui i tedeschi costrinsero due uomini, prelevati con la forza, a scavare una fossa vicino al torrente.

Nella mattinata del 5 Cuaj hlis 1944, presumibilmente intorno alle ore 11, Padre Eligio fu portato alla fossa e fucilato.

Video footage thiab cov duab Jaime Macias.

Frank Mariani
Los ntawm cov xov tooj 398 – Xyoo IX 7/09/2022

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