A Firenze nascono quaderni speciali per i bambini e i ragazzi ipovedenti

zeppiQuaderni pensati apposta per i bambini e i ragazzi che vedono poco.

Si chiamano “quaderni ad alta visibilità” e li ha creati la sezione fiorentina dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti.

Il bambino ipovedente alle prese con l’apprendimento della scrittura e la lettura deve infatti affrontare, oltre al normale impegno sostenuto da tutti i suoi coetanei, un ulteriore sforzo per percepire i riferimenti grafici e spaziali che aiutano nell’organizzazione della pagina e nel mantenimento del necessario ordine, costituiti dalle varie rigature e quadrettature del foglio.

Spesso, Oprócz, i bambini ipovedenti con minorazioni aggiuntive non sono in grado di rispettare gli spazi delle righe e dei quadretti convenzionali. Di qui l’idea di realizzare dei quaderni ad hoc per venire incontro a chi non è né cieco, ma neppure dotato di vista.

“Gli ipovedenti sono spesso trattati con sospetto – dice il presidente Uic Firenze Niccolò Zeppi – i vedenti li credono falsi ciechi. E i ciechi stessi talvolta non comprendono le loro difficoltà”. Podsumowując, “una vita di frontiera” per la quale è invece necessario pensare a dei supporti anche per affrontare al meglio gli studi.

I “quaderni ad alta visibilità” hanno righe e quadretti in grigio molto marcato, con spessore della traccia leggermente maggiorato. Ancora, una carta bianco avorio opaca di buona qualità per evitare che la scrittura traspaia sul retro. E copertine con colori vivaci.

I quaderni nascono dall’esperienza dei professionisti che operano all’interno del Centro per la riabilitazione visiva “Carlo Monti” e al Centro di consulenza tiflodidattica di Firenze. È possibile ordinarli già adesso scrivendo a uicfi@uiciechi.it o chiamando lo 055.580319.

“Il nostro quaderno – conclude Zeppi – vuole essere un piccolo ponte perché gli altri ci vedano per quello che siamo: persone con qualche difficoltà in più. Fra la disabilità e la diversabilità la differenza la fa l’aiuto giusto; il nostro quaderno per tanti bambini potrà essere proprio quello che ci vuole”.

Michael Lattanzi
Przez numer 125 – Anno III del 14/9/2016