“La sovranità limitata dell’Italia sconfitta”, il nuovo libro del fiorentino Pier Francesco Galgani
Una nuova pubblicazione per Pier Francesco Galgani, saggista 50enne nativo di Firenze, che torna in libreria con il volume “La sovranità limitata dell’Italia sconfitta. 1948-1978: gli Stati Uniti, il mondo libero, Aldo Moro e il silenzio operoso”, edito da Tralerighe libri, casa editrice di Lucca.
Un saggio che analizza trent’anni di politica estera americana verso il nostro Paese, sconfitto nella Seconda Guerra Mondiale e di fatto colonia degli Usa, che agirono per mantenere l’Italia nel Mondo Libero, isolando il Partito Comunista e, così facendo, permisero al terrorismo nero e rosso di operare, complice un colpevole silenzio operoso.
L’autore indaga sulla strategia di “destabilizzare per stabilizzare”, da cui scaturirono vicende tuttora oscure nella storia recente della Penisola: Piano Solo, Piazza Fontana, Golpe Borghese, strage di via Fani, rapimento di Moro. Una buona parte del lavoro si concentra sulla peculiare posizione dell’Italia nella Guerra Fredda dove il meccanismo di Washington rischia di incepparsi quando Aldo Moro si fa promotore dell’apertura al PCI di Berlinguer, che sfocerà nel “compromesso storico”.
A parere di Galgani, il cerchio si chiude quando lo stesso Moro tenterà di restituire al nostro Paese un peso più rilevante nello scacchiere mediterraneo superando, secondo Washington e Londra, ogni limite, tanto da rendersi necessaria, secondo i servizi segreti inglesi, una “diversa azione sovversiva” per fermarlo, cristallizzare la sovranità limitata del Paese e relegare il PCI all’opposizione.
Con il presente volume Galgani, laureato in Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze, si conferma fra i massimi esperti italiani della politica estera americana, materia su cui ha già scritto i seguenti saggi: “La guerra in Vietnam. Le scelte presidenziali di JFK, Lyndon Johnson, Nixon e la prospettiva del grande schermo: Berretti Verdi vs Platoon” (2018); “La Casa Bianca al cinema. JFK, Nixon, W. I presidenti nella storia e nei film di Oliver Stone” (2015); “One Hell of a Gamble”. John F. Kennedy e Cuba dopo la crisi dei missili. Listopad 1962 ‐ Novembre 1963” (2015); “Una questione di carattere. L’eredità della politica estera di George W. Bush” (2010); “America Latina e Stati Uniti. Dalla dottrina Monroe ai rapporti tra G. W. Bush e Chavez (2007).
Questi libri hanno riscontrato un notevole apprezzamento fra gli addetti ai lavori e hanno permesso allo scrittore di Firenze, di ottenere vari premi: il fiorino d’argento alla 28° ed. del Premio Firenze, il marengo d’oro al “Premio Letterario Internazionale Ida Baruzzi Bertozzi” e il Terzo posto al “Premio Nabokov 2020”.
Rudy Caparrini
Przez numer 355 – Anno VIII del 22/9/2021
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