"Pawg neeg thaj av ntawm cribs": ib txog kev uas 70 mais ntawm Tuscany

3presepe1Lub Nativity Scene, nonostante qualcuno, “falso buonista”, vorrebbe toglierlo dalle scuole, non passa mai di moda, anzi diventa sempre di più una vera e propria attrazione per famiglie, tej pawg, scolaresche, tourists.

Sono stati oltre 100mila, negli anni passati, i visitatori dei 10 Presepi che quest’anno hanno dato vita a una rete chiamata “Terre di Presepi”.

Una cifra che gli organizzatori sperano far crescere, proprio grazie al percorso lungo 70 chilometri che va dal Presepe dei Bassi, nyob rau hauv Florence, alla “via dei presepi” di Castelfiorentino, passando per San Pietro a Lecore, Cigoli, La Scala, Montignoso, Montopoli Val d’Arno, Nicosia di Calci, Petroio, San Miniato, San Miniato Basso, San Romano, Usignano di Lari.

La rete è nata dal desiderio dei presepisti di varie località toscane di collaborare e promuovere insieme un percorso per i visitatori che ogni Natale raggiungono numerosi queste zone.

“Ci sono famiglie, ma anche scuole statali e paritarie, parrocchie che ogni anno vengono a vedere i nostri Presepi”, piav cov kev xaav.

La rete comprende Presepi di ogni tipo: c’è quello “meditativo” di Lecore, quello interamente meccanizzato dei Bassi, c’è quello con statue a grandezza umana di San Miniato, quello in muratura di Petroio, quello tecnologico di Cigoli, quelli in miniatura di Usigliano, fino a un percorso come quello di Castelfiorentino dove i Presepi, sparsi su tutto il centro storico, tsuav yog li 60.

La rete si è intessuta negli anni, ed ora permette di condividere e rafforzare una passione che custodisce e fa crescere nel tempo una tradizione antica e preziosa.

Molti di questi Presepi rimarranno aperti e visitabili per tutto il mese di gennaio, oltre quindi la festa della Epifania/Befana.

INFO, caratteristiche e recapiti telefonici di ogni presepe sul sito di Terre di Presepe http://terredipresepi.blogspot.it/

Nicola Nuti

Los ntawm cov xov tooj 46 – Xyoo II 07/01/2015