Cardinale Betori parla in Consiglio Comunale

Lunedi pomeriggio nel Salone de’ Dugento a Palazzo Vecchio, durante la tradizionale seduta settimanale del Consiglio Comunale, l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, ha consegnato al Sindaco Dario Nardella, alla Giunta, ai Consiglieri Comunali e ai Presidenti di Quartiere il messaggio di Papa Francesco per la 48 esima Giornata mondiale della Pace.

“Ringrazio il Cardinale Betori per l’incontro con il Consiglio comunale – ha detto il Sindaco Nardella – che coincide con la consegna alla città del tradizionale messaggio di pace di Papa Francesco, e la visita pastorale che ha deciso di avviare nel territorio. Una visita che mette al centro il territorio e la conoscenza, se vogliamo la conoscenza del territorio poiché è nel territorio che germogliano, si sviluppano e si evolvono i modelli di convivenza sociale”.

“È nel territorio che la società affonda le radici, trova senso e dei modelli di convivenza – ha continuato il Sindaco -. Al Cardinale rivolgo dunque un grande affettuoso saluto e un apprezzamento per questo lavoro paziente, spesso anche silenzioso ma vitale nei nostri territori perché è un lavoro di semina; e oggi il Cardinale porta un seme di discussione e confronto nel nostro consesso, la più importante sede civile e istituzionale della città”.

Nel suo discorso il Cardinale Betori ha sottolineato come “la Chiesa nella comunità cittadina costituisce un soggetto sociale, con una propria visione della persona e della convivenza civile che essa ritiene possa portare elementi utili alla costruzione di una società più giusta. Alla sorgente della dottrina sociale della Chiesa sta la persona umana, il cui concetto, come ben si sa, se appare già nello stoicismo riceve però la sua specifica connotazione solo con il cristianesimo, in forza della riflessione teologica sul mistero trinitario e su quello dell’incarnazione del Figlio di Dio”.

“Questo processo che da radici religiose introduce nel dibattito filosofico e sociale concetti e prassi secolarizzate indica quanto importante sia stato e possa essere il contributo della religione, nella specie quella cristiana, per la vita civile. Per fare solo un altro esempio di tutt’altra natura, è noto quanto le procedure democratiche debbano alla prassi della vita monastica. In che modo la dottrina sociale cattolica intenda oggi la persona umana e il suo primato nella vita sociale, può essere ricavato da alcune affermazioni che troviamo nel Compendio della Dottrina sociale della Chiesa”, ha concluso il Porporato che ha poi letto alcuni articoli di tale Compendio.

A margine dell’incontro il Cardinale ha anche ribadito di non essere contrario ad una Moschea a Firenze.

Franco Mariani

Dal numero 50 – Anno II del 04/02/2015

UFFICIO STAMPA COMUNE DI FIRENZE