22ma edizione di Capannucce in Città: premi speciali per i “Presepi in scatola” e menzioni per le storie più significative

Una gremita chiesa di San Gaetano a Firenze ha accolto lo scorso 5 gennaio i partecipanti dell’edizione numero 22 di Capannucce in città, la rassegna che riporta al centro del Natale il presepe.

Tutti coloro che si sono iscritti gratuitamente dopo aver realizzato il presepe in casa, in chiesa o a scuola, hanno ricevuto un diploma e una piccola natività.

La cerimonia di premiazione, accompagnata dalle note del Piccolo Coro Melograno è stata presieduta dal Comitato promotore con presidente Dom Bernardo Gianni (abate della basilica di San Miniato al Monte), segretario e fondatore Mario Razzanelli ed il past president Paolo Blasi.  Ha condotto il giornalista Antonio Lenoci.

Oltre 2000 le adesioni a questa edizione con la novità del “Presepe in scatola”, in formato portatile da realizzare appositamente per l’occasione. Un presepe in miniatura in linea con il concetto di piccolezza, tema portante di questa XXII edizione. Tra i tanti che hanno partecipato a questa sezione speciale e che hanno portato con sé la propria creazione, il Comitato di Capannucce ha decretato 3 vincitori:

- Luciano Sernicola col suo “presepe in valigia”, giunto da Terni fino a Firenze
- Sabrina Vignoli con la sua creazione tutta all’uncinetto
- Aurora e Alessandro Fanizzi  di 10 e 7 anni con il loro presepe in gesso dipinto a mano

Il premio scelto per i vincitori del Presepe in Scatole è il presepe-puzzle Terra Santa prodotto dai Frati Francescani per gli 800 anni dal primo presepe di Greccio: con il suo acquisto, il Comitato Capannucce in Città sostiene i progetti educativi per i bambini e i giovani di Betlemme curati dai francescani della Custodia di Terra Santa.

Durante la cerimonia, sono state consegnate dal vicedirettore del quotidiano La Nazione Luigi Caroppo e la caporedattrice Erika Pontini quattro targhe quali menzioni speciali per i presepi che portano con sé una storia personale o familiare particolarmente significativa.
Sono state assegnate a:

-        Simonetta Ceglia in ricordo del papà Alfonso, storico partecipante a Capannucce in Città venuto a mancare all’inizio di dicembre;

-        Serena Malpaganti di Prato che ha trasformato la sua casa in museo del presepe aperto a tutti con oltre mille personaggi dipinti a mano

-        Istituto Madre Mazzarello di Firenze dove tutti gli studenti, dai 3 agli 11 anni, hanno realizzato più presepi e da quasi 20 anni affezionati partecipanti di Capannucce in Città

-        Stefano Rappuoli che ha creato un Museo dei presepi dal mondo, a Sarteano (Siena).

Mattia Lattanzi
Dal numero 369 – Anno XI del 10/1/2024

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